Carbonara di Nola oltre il Covid-19: intervista alla parrucchiera Cosima Albano

Carolina Alfano 7 Maggio 2021
Carbonara di Nola oltre il Covid-19: intervista alla parrucchiera Cosima Albano

Il Covid-19 e i suoi effetti prettamente negativi non hanno di certo risparmiato Carbonara di Nola, dove, proprio negli ultimi tempi, si registra un aumento esponenziale del numero di persone affette dal virus.

La parrucchiera Cosima Albano, proprietaria del salone Cosima Fashion Style di Carbonara di Nola, ci racconta, da cittadina del medesimo paese, come sta vivendo l’esperienza del Coronavirus.

Il Coronavirus ha colpito fortemente il sistema economico italiano. Credi che il tuo settore sia quello più penalizzato?

«È stato certamente tra i più penalizzati, ma solo nella seconda ‘zona rossa’ poiché nella prima, con il Dpcm di Conte, noi parrucchieri siamo stati graziati a differenza delle estetiste che non hanno potuto lavorare. Una contraddizione che ancora non mi spiego, poiché non trovo differenza tra un’epilazione sul viso di una donna e quella della barba di un uomo».

Per più di un mese la Campania è stata in zona rossa, impedendo a professionisti del benessere, tra cui parrucchieri ed estetiste di lavorare. Come hai reagito a questa situazione?

«Sono scesa a piazza Plebiscito a scioperare con l’associazione ‘Parrucchieri Uniti per l’Italia’, poiché il nostro settore è stato quello meno colpito dal contagio del virus, soprattutto perché abbiamo investito tanto per seguire tutte le linee guida fornite dal governo e garantire la sicurezza a tutti i nostri clienti».

Lo Stato ti ha offerto un supporto per bilanciare le perdite economiche dovute alla chiusura?

«Veramente in pochi sono riusciti ad ottenere una miseria di ristori. Solo chi ha avuto una grande perdita di fatturato ha potuto usufruirne. I tanti lavoratori onesti che continuano a pagare tasse sproporzionate sono rimasti chiusi senza percepire nulla. Sono comunque arrivate le tasse da pagare, quelle nessuno le ha bloccate».

Quali sono le conseguenze, secondo te, di questa chiusura forzata? «Le conseguenze non sono state solo economiche, ma soprattutto psicologiche. Non avete idea dell’emozione che provo ogni volta, quando c’è la riapertura: i sorrisi che nascondo sotto le mascherine vengono ripagati dagli occhi lucidi e emozionati. Spero davvero – conclude Cosima Albano – che questa sia stata l’ultima parentesi di questa triste vicenda».

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