Terzigno Verde: "Noi tagliati fuori". Censura e esclusioni dalle iniziative ambientali del Comune
Redazione 17 Novembre 2025
"Hanno trasformato il MATT, un luogo per il quale mi sono tanto battuto, in una vetrina esclusiva per i propri eventi. Censurano i commenti scomodi, bloccano chi esprime dissenso e tagliano fuori dalle iniziative gli ambientalisti del territorio. A Terzigno, ormai, sembra che esista una sola verità ammessa: quella istituzionale".
Così Francesco Servino denuncia l'ennesima esclusione sua e dell'associazione Terzigno Verde da un'iniziativa ambientale promossa dal Comune di Terzigno - "Giovani Radici", legata alla giornata nazionale degli alberi - e la censura di un suo commento sul profilo Instagram del Museo MATT, che ha poi disattivato la possibilità di ulteriori interventi pubblici.
"Hanno sradicato alberi dalle piazze senza alcuna giustificazione credibile, lasciato andare in fumo un'intera pineta senza azioni preventive efficaci, e trasformato la città in terreno fertile per roghi tossici e degrado. Si sottraggono sistematicamente a ogni responsabilità e, incredibilmente, celebrano la Festa dell'Albero. Onestamente, sembra l'ennesima vetrina per i soliti noti: un'operazione di immagine priva di sostanza che, ancora una volta, esclude gli ambientalisti del territorio".
"Vogliamo capire" aggiunge Servino "per quale motivo i circoli di Legambiente di Ottaviano e Somma Vesuviana abbiano scelto di sostenere un'iniziativa che, a nostro avviso, calpesta ogni coerenza ecologica. Chiediamo un chiarimento pubblico, trasparente e tempestivo".
Servino sottolinea come le segnalazioni di disastri ambientali siano ormai quotidiane: "Terreni abbandonati pieni di spazzatura, cumuli di rifiuti ovunque, roghi tossici, una pineta devastata, antenne che spuntano come funghi. È il ritratto di un territorio lasciato senza visione e senza guida. A Terzigno le politiche ambientali sono fallite, e lo sono in modo evidente e doloroso".
"Dopo la grande stagione delle lotte contro la discarica, la politica aveva il dovere morale di fare dell'ecologismo il fulcro della propria azione. Invece, siamo stati ricacciati indietro, nel degrado e nell'abbandono".

L'associazione Terzigno Verde, ricorda Servino, ha sempre teso la mano: "Ci siamo mostrati collaborativi decine di volte. Abbiamo offerto idee, impegno, volontari, supporto. Se una sinergia non l'hanno mai voluta instaurare, significa una sola cosa: non hanno alcuna intenzione di affrontare davvero i problemi del territorio. Preferiscono la propaganda alla responsabilità".
Infine, l'affondo sulle politiche ambientali: "Oggi una politica che non mette l'ambiente al centro della propria azione è una politica che guarda al passato. Una politica che non fa dell'ecologismo il cuore dell'amministrazione è vecchia, antiquata, incapace di comprendere il valore del futuro. Gli scempi sono davanti agli occhi di tutti: fiumi inquinati, aree degradate, paesaggi distrutti".
"Una politica che non si fonda sulla giustizia ambientale e sociale è una politica anacronistica. Va superata, emarginata, lasciata estinguere. E i cittadini più coscienti devono fare la loro parte: scacciare questo vecchiume e costruire, insieme, l'alternativa ecologista di cui il territorio ha disperatamente bisogno".
Così Francesco Servino denuncia l'ennesima esclusione sua e dell'associazione Terzigno Verde da un'iniziativa ambientale promossa dal Comune di Terzigno - "Giovani Radici", legata alla giornata nazionale degli alberi - e la censura di un suo commento sul profilo Instagram del Museo MATT, che ha poi disattivato la possibilità di ulteriori interventi pubblici.
"Hanno sradicato alberi dalle piazze senza alcuna giustificazione credibile, lasciato andare in fumo un'intera pineta senza azioni preventive efficaci, e trasformato la città in terreno fertile per roghi tossici e degrado. Si sottraggono sistematicamente a ogni responsabilità e, incredibilmente, celebrano la Festa dell'Albero. Onestamente, sembra l'ennesima vetrina per i soliti noti: un'operazione di immagine priva di sostanza che, ancora una volta, esclude gli ambientalisti del territorio".
"Vogliamo capire" aggiunge Servino "per quale motivo i circoli di Legambiente di Ottaviano e Somma Vesuviana abbiano scelto di sostenere un'iniziativa che, a nostro avviso, calpesta ogni coerenza ecologica. Chiediamo un chiarimento pubblico, trasparente e tempestivo".
Servino sottolinea come le segnalazioni di disastri ambientali siano ormai quotidiane: "Terreni abbandonati pieni di spazzatura, cumuli di rifiuti ovunque, roghi tossici, una pineta devastata, antenne che spuntano come funghi. È il ritratto di un territorio lasciato senza visione e senza guida. A Terzigno le politiche ambientali sono fallite, e lo sono in modo evidente e doloroso".
"Dopo la grande stagione delle lotte contro la discarica, la politica aveva il dovere morale di fare dell'ecologismo il fulcro della propria azione. Invece, siamo stati ricacciati indietro, nel degrado e nell'abbandono".

L'associazione Terzigno Verde, ricorda Servino, ha sempre teso la mano: "Ci siamo mostrati collaborativi decine di volte. Abbiamo offerto idee, impegno, volontari, supporto. Se una sinergia non l'hanno mai voluta instaurare, significa una sola cosa: non hanno alcuna intenzione di affrontare davvero i problemi del territorio. Preferiscono la propaganda alla responsabilità".
Infine, l'affondo sulle politiche ambientali: "Oggi una politica che non mette l'ambiente al centro della propria azione è una politica che guarda al passato. Una politica che non fa dell'ecologismo il cuore dell'amministrazione è vecchia, antiquata, incapace di comprendere il valore del futuro. Gli scempi sono davanti agli occhi di tutti: fiumi inquinati, aree degradate, paesaggi distrutti".
"Una politica che non si fonda sulla giustizia ambientale e sociale è una politica anacronistica. Va superata, emarginata, lasciata estinguere. E i cittadini più coscienti devono fare la loro parte: scacciare questo vecchiume e costruire, insieme, l'alternativa ecologista di cui il territorio ha disperatamente bisogno".
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