Fiume Sarno, i Carabinieri Forestali denunciano il titolare di un'industria conserviera
Redazione 14 Agosto 2020Prosegue incessantemente l’azione repressiva condotta dai Carabinieri a tutela del fiume Sarno. I recenti controlli operati dal Nucleo Investigativo del Gruppo Forestale di Napoli, nei confronti delle attività a ridosso del bacino del fiume Sarno, hanno portato alla denuncia per gestione illecita di rifiuti, inquinamento ambientale e scarico abusivo delle acque reflue industriali, il legale rappresentante di un'industria conserviera nel Comune di Scafati (Salerno).
«L’abbiamo promesso e lo stiamo facendo – spiega il ministro Costa –, il risanamento del fiume Sarno rientra tra le priorità del mio mandato e non intendo fare alcun passo indietro. L’imponente sinergie tra forze dello Stato sta producendo ottimi risultati. Il cerchio si chiude e giorno dopo giorno, grazie all’incessante attività dei Carabinieri del Noe e del Nucleo Forestale, tutti gli illeciti vengono alla luce».
I militari hanno scoperto che le acque e i reflui industriali venivano scaricati direttamente nel controfosso destro del fiume Sarno, destinati a sfociare in mare lungo la costa napoletana. Grazie alla collaborazione dell'Arpac, i carabinieri hanno poi posto sotto sequestro un'area di 2400 metri quadrati nella quale erano stoccati rifiuti, pericolosi e non, derivanti dal ciclo produttivo. Attualmente sono in corso campionamenti delle acque di scarico per accertare la concentrazione di inquinanti.
Inoltre, sempre a Scafati, gli uomini dell'Arma hanno scoperto che un'altra industria conserviera locale aveva installato nelle condutture un ingegnoso sistema che bypassava gli scarichi reflui e li deviava direttamente nel fiume Sarno. Una sorta di paratoia che, aperta all'occorrenza, permetteva di evitare la tradizionale filiera di trattamento dei rifiuti immettendo gli scarti nell'ecosistema fluviale senza essere filtrati. Anche in questo caso il titolare della società è stato denunciato.