Pompei, flash-mob di protesta dei commercianti contro il DPCM di Conte
Geltrude Vollaro 28 Ottobre 2020
Una protesta civile e pacifica fatta dai loro volti, dai loro occhi, dal loro silenzio. Gridano aiuto e meritano ascolto. Stamattina, fuori dai loro negozi, con le serrande abbassate per dieci minuti, tutti gli esercenti di Pompei si sono uniti sotto l’hashtag #siamoaterra.
Commercianti, ristoratori, pizzaioli, titolari dei bar, proprietari dei negozi di abbigliamento e di gioiellerie si sono fatti fotografare davanti ai loro negozi chiusi con un cartello con su scritto #siamoaterra.
La Confcommercio di Pompei ha scelto questa forma pacifica e silenziosa per dare voce a chi sta subendo i danni maggiori causati dalle ultime restrizioni dettate dal Governo e dalla Regione Campania.
L’intento è quello di reclamare attenzione per convincere il Governo a consentire di restare aperti fino alle 23:00, nel totale rispetto delle normative per contrastare il Covid: distanziamento, obbligo di mascherina e uso dell’igienizzante per le mani.
«Se questo stato di lock-down parziale persisterà, gli imprenditori di Pompei rischiano il collasso», questo è quanto è stato dichiarato dal Presidente dell’Associazione dei commercianti cittadini, Gino Longobardi, che ha aggiunto: «A tutti i commercianti di Pompei va la nostra solidarietà per questo duro periodo che stanno affrontando».
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