Il Liceo "Albertini" di Nola celebra le Giornate della Resistenza

Gaia Simona Cavaccini * 15 Maggio 2024
Il Liceo "Albertini" di Nola celebra le Giornate della Resistenza

La Resistenza è un possesso per sempre! Questo è stato il filo conduttore delle due giornate di convegno, organizzate dal liceo “G. Albertini” di Nola per commemorare il 79o anniversario della Liberazione.

Il convegno, tenutosi presso l’aula magna dell’università Parthenope nei giorni 9 e 10 maggio scorsi, ha visto la convinta ed attenta partecipazione delle classi che, quest’anno, saranno impegnate nell’Esame di Stato. Il convegno ha visto la partecipazione del prof. Giovanni Cerchia, ordinario di Storia presso l’Università degli studi del Molise.   

La prima giornata delle "Giornate della Resistenza" si è aperta con la lettura della lettera di Concetto Marchesi, Rettore dell’Università di Padova nel 1943, che, costretto a dimettersi, poiché aveva imposto ad una squadra di fascisti di abbandonare l’Aula Magna dove si stava tenendo l’inaugurazione dell’anno accademico, prima di lasciare, lanciò agli studenti un appello vibrante, nel quale li invitava a riflettere sul valore della libertà e a resistere all’oppressore.



Collegandosi a tale messaggio, il Dirigente Scolastico, prof. Rosario Cozzolino, ha salutato i presenti, richiamando il valore esemplare della Resistenza, in quanto moto di popolo consapevole che solo attraverso l’opposizione a chi gli negava la libertà avrebbe potuto riappropriarsi del diritto di organizzare il proprio futuro. Ha continuato, ricordando la resistenza del popolo ucraino all’invasione russa e richiamando il monito di Primo Levi a considerare la Resistenza non una breve fase della storia italiana, ma una “condizione esistenziale” che emerge ogni qualvolta sono messi in discussione il sistema democratico e la libertà. Invitando i giovani a studiare, poiché è solo attraverso questo strumento che ci si crea, come sostiene Edgard Morin, “una testa ben fatta”, ha concluso sottolineando l’importanza della missione della scuola, palestra di autonomia e libertà della mente.

La mattinata è proseguita con una performance delle alunne e degli alunni, che, accompagnati dal suggestivo supporto delle compagne e dei compagni dell’indirizzo musicale, hanno dato voce alla letteratura, leggendo e commentando versi e brani di scrittori del secondo Novecento, le cui opere sono state attraversate dalla Resistenza.

Dopo un ulteriore ed emozionante intervento della sezione musicale, la giornata è proseguita con un momento di dibattito, nel quale le studentesse e gli studenti hanno proposto profonde riflessioni su alcune parole chiave, caratterizzate da forte congruenza con l’idea di libertà e resistenza. A conclusione, è stato evidenziato ancora una volta come i valori della Resistenza risultano ancora ispiratori di scelte di vita.


La seconda, dopo i saluti del preside Rosario Cozzolino, il prof. Carmine Piscitelli ha tenuto un intervento incentrato sull'importanza della memoria storica come strumento di resilienza sociale. Il suo intervento ha riproposto l’eccidio di Nola, avvenuto nel giorno 8 settembre 1943.

A seguito dell’intervento del prof. Piscitelli, il professore Cerchia ha offerto una prospettiva intensa e coinvolgente sulla Resistenza nel Sud Italia, sottolineando come questa sia stata un movimento non solo di opposizione al fascismo e all'occupazione nazista, ma anche di lotta per l'affermazione di diritti sociali e civili. Ha evidenziato, inoltre, la partecipazione popolare e il ruolo cruciale delle donne e dei giovani, che hanno combattuto non solo per la liberazione dallo straniero, ma anche per un cambiamento sociale e politico profondo. Il professore ha messo in luce come la memoria della Resistenza al Sud debba essere preservata e valorizzata, poiché rappresenta un patrimonio di valori e di esperienze fondamentali per le nuove generazioni.

Il dibattito finale ha offerto spazio per domande e considerazioni, permettendo ai giovani di esprimere il proprio pensiero e di confrontarsi con i due relatori.

Le "Giornate della Resistenza" si sono concluse lasciando un segno indelebile nella coscienza collettiva di studenti, docenti e partecipanti.

L'eco delle parole, della musica e del dialogo costruttivo risuona come un monito e un invito a non dimenticare la lezione del passato.


* Alunna del Liceo "G. Albertini"
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