La Palmese "vede" la salvezza: Santarpia riagguanta un ostico Manfredonia

Redazione 17 Aprile 2025
La Palmese "vede" la salvezza: Santarpia riagguanta un ostico Manfredonia

PALMESE – MANFREDONIA 1-1

PALMESE (4-2-3-1): Pollini; Mariano, Aquino, Galeotafiore, Tiberti; Virgilio, Ceparano (85’ Okojie); Peluso (85’ Magliocca), Ceccarini (68’ Fusco), Manu; Santarpia (77’ Figliolia). A DISPOSIZIONE: Muraca, Da Silva, Lucariello, Amato, Tandara. All. Grimaldi.

MANFREDONIA (3-5-2): Antonino; Gianfreda, Forte, Sepe; Metaj (80’ Iurilli), Giacobbe, Coppola, Diambo, De Luca; Porzio, Calemme (80’ Caputo). A DISPOSIZIONE: Scarpato, Castaldi, Prencipe, Fornaro, Fiumanò, Montinaro, Puzirevskis. All. Cinque.

ARBITRO: Borello di Nichelino (Calanni-Mulassano).

RETI: 4’ De Luca (M), 11’ Santarpia (P).

NOTE: Spettatori 300 circa. Ammoniti Metaj, Peluso. Espulso al 14’ Diambo (F) per gioco violento. Recupero: 2’ pt e 3’ st.

 

PALMA CAMPANIA – Il gol di Antonio Santarpia mette un mattone importante sull’ascesa verso la salvezza della Palmese, in questo campionato che sta vivendo una fase alquanto concitata e calda nel finale di regular season.

Sotto una fastidiosa pioggia, condita da vento a folate e un saliscendi di temperature, il match contro il Manfredonia s’è rivelato un mix di insidie non preventivate, al di là della valenza e della determinazione degli avversari di turno.

Mister Teore Grimaldi, che sconta l’assenza per squalifica di Puca in difesa, nonché il forfait degli infortunati D’Orsi (stagione finita per lui) e di Orefice, dispone in campo il miglior undici possibile, sebbene non fossero al meglio della condizione i vari Ceparano, Virgilio e Santarpia.

Un 4-2-3-1, col “doppio play” a menare le danze in zona mediana, puntando a sfiancare il centrocampo pugliese e a sorprendere sugli esterni la difesa biancazzurra.

La risposta del Manfredonia, a sua volta orfano degli squalificati Giampà e Carbonaro, è stata un 3-5-2 ben arroccato sulla difensiva, con guizzi improvvisi basati soprattutto sulle giocate degli uomini più fantasiosi, Porzio e Calemme.

LA GARA: Non incomincia bene il match per i padroni di casa, che al 4’ finiscono sotto per effetto della stoccata vincente di De Luca, abile a superare Pollini dopo aver conquistato palla in mischia, a seguito di una punizione calciata in area da Calemme.

La Palmese non demorde e prima al 6’ e poi all’8’ conclude a rete con Ceparano e Ceccarini, ma in entrambe le circostanze i tiri sono centrali e Antonino fa sempre buona guardia.

Non è così all’11’ quando l’estremo difensore ospite sbaglia l’uscita sul lancio lungo di Ceparano verso Santarpia, il numero sedici di casa ne approfitta e, intuendo la posizione maldestra del pipelet biancazzurro, lo batte con un preciso fendente di destro, che si insacca in diagonale.

Gara rimessa in sesto e al 14’ altro episodio “chiave” del match: Diambo compie un’entrata scomposta su Ceparano, che lo anticipa e viene colpito a gamba tesa alla caviglia; per il direttore di gara ci sono gli estremi per il cartellino rosso diretto all’indirizzo del coloured del Manfredonia, che quindi rimane in inferiorità numerica dopo appena un quarto d’ora di partita.

La Palmese cerca di far girare palla per stanare lo spazio giusto per colpire: Ceccarini (23’) ha spazio per concludere dal limite, ma spara alto; seguono i tentativi in serie di Santarpia e di Aquino, ma la retroguardia pugliese è imperforabile e il risultato non cambia.

Il Manfredonia non resta a guardare e, dopo una fisiologica fase di assestamento, torna a minacciare la porta di Pollini: Calemme ha sui piedi la palla giusta, ma sballa la mira, quindi le uscite di Pollini sugli insidiosi traversoni di Metaj da una parte e De Luca dall’altra assicurano la giusta sicurezza alla difesa di casa.

Nel secondo tempo, il Manfredonia resta vivo e aggressivo in mezzo al campo, tuttavia la Palmese – quando riesce a far scappare i suoi esterni – crea sempre problemi alla retroguardia avversaria: al 53’ Peluso chiede e ottiene il triangolo da Manu, entra in area e batte in diagonale, con Antonino che è ben piazzato e devia la palla.

Il match vive una fase di stanca, la continua pioggia pregiudica la manovra e la Palmese deve scontare le uscite anticipate di alcuni dei suoi uomini migliori, a partire da Ceccarini, per finire poi con i vari Peluso, Santarpia e Ceparano.

Il Manfredonia, che pure paga la fatica per il fatto di aver giocato per larghi tratti con l’uomo in meno, sfiora il gol solo in una circostanza, al 73’, quando un pericoloso cross dalla sinistra di Calemme diventa un assist d’oro per l’accorrente Giacobbe, che prova la spaccata decisiva a due passi da Pollini, ma manca la sfera e l’azione sfuma.

Nel finale, c’è poco altro da raccontare, con le due squadre che appaiono stremate e palesemente votate a coprire gli spazi, piuttosto che a cercare delle sortite offensive alla ricerca del gol.

Finisce uno a uno allo stadio “Comunale”, con la Palmese che compie un altro importante passo verso la matematica salvezza in campionato.

 

CREDITS: Foto di Agostino e Danilo Gemito.

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