Oltre 40 milioni di euro sequestrati dalla G.di F. ad un nullatenente
Giuseppe Montuori * 13 Giugno 2025
Non capita tutti i giorni di incrociare un nullatenente il quale dispone di un patrimonio superiore ai 40 milioni di euri, ovviamente denunciato per reati squisitamente penali oltre che fiscali che, naturalmente, gli hanno agevolato l’accesso nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. E’ quanto accaduto ad un imprenditore della provincia di Napoli.
La prefata ricchezza è il frutto di attività esercitate nell’arco di un trentennio (unitamente alla propria famiglia) ma, mai dichiarate, quindi trattasi di materia imponibile sottratta ad imposizione fiscale. Il povero malcapitato (si fa per dire) aveva fatto i conti senza il fatidico oste, ovvero ignorando l’attività delle fiamme gialle, quest’ultimi, infatti, avvalendosi anche delle banche dati in uso al Corpo, grazie ad una attività info-investigativa, hanno scoperto che l’imprenditore era di fatto colui che gestiva diverse società ma, per non destare sospetti, erano intestate ai classici prestanome. Il settore nel quale l’arrestato operava, era quello immobiliare, nel quale secondo i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e Bologna, confluivano anche capitali provenienti da attività criminose di un clan.
Certo è stata una piccola leggerezza quella di avere intestato qualche centinaio di immobili e di non presentare le relative dichiarazioni dei redditi, nel corso degli anni, forse anche mal consigliato. Quindi un incrocio dei dati tra soggetto intestatario dell’immobile e redditi dichiarati, ha fatto emergere la classica evasione perpetrata in danno dell’Erario per un ammontare che supera i 40 milioni di euro. Altro elemento che ha corroborato le conclusioni a cui sono giunti i militari del Corpo, è stata l’elevata disponibilità finanziaria giacente sui conti correnti intestati al soggetto, un po' troppo per un nullatenente.
* (Dottore in Scienze della Pubblica Amministrazione)


