Omicidio Di Francesco: massimo della pena per il killer e la moglie che lo istigò a sparare

Redazione 20 Luglio 2021
Omicidio Di Francesco: massimo della pena per il killer e la moglie che lo istigò a sparare
È arrivata la sentenza riguardante l’omicidio di Giuseppe Di Francesco, titolare dello Chalet Primavera di via Trieste, a Palma Campania, deceduto a seguito delle gravi ferite d’arma da fuoco riportate la sera del 15 giugno 2019, per mano di Aniello Lombardi.



La 2ª Sezione della Corte di Assise di Napoli, presieduta dalla dottoressa Concetta Cristiano, ha stabilito il massimo della pena per entrambi gli imputati – il signor Aniello Lombardi (l’omicida) e la moglie Francesca Malinconico – entrambi condannati all’ergastolo con isolamento diurno.

In sede giudiziaria, ha dunque prevalso la versione proposta dai legali della famiglia Di Francesco, gli avvocati Sabato Saviano, Federico Bonagura e Giovanni Vecchione. Secondo la ricostruzione dei fatti esposta dall’accusa, il Lombardi sparò su esortazione della moglie.



Nessuno sconto di pena è stato dunque stabilito per quest’ultima, ritenuta dalla Corte d’Assise parimenti responsabile per il contributo morale apportato al marito Lombardi nell’intenzione delittuosa, che già da anni maturava – secondo l’accusa – nella mente dell’uomo.



E, nel caso di specie, la consorte dell’omicida, la signora Francesca Malinconico, avrebbe istigato più volte il marito a sparare. E quella sera del 15 giugno 2019, purtroppo, il delitto è stato consumato, con l’uccisione di Giuseppe Di Francesco ed il grave ferimento della figlia della vittima, oltre che di suo genero, i quali – fortunatamente – successivamente trasportati in ospedale, sono riusciti a salvarsi.

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