Palma Campania tra Mito, Storia e Archeologia

Diletta Iervolino 6 Ottobre 2021
Palma Campania tra Mito, Storia e Archeologia

Nell’ultimo fine settimana, presso l’Acquedotto Augusteo di Palma Campania, si è tenuto il convegno dal titolo “Alberi e piante. Tra mito, storia e archeologia” organizzato dal Gruppo Archeologico Terra di Palma, in occasione della diciottesima edizione di “Archeologia Ritrovata”. Tale manifestazione, che coinvolge i Gruppi Archeologici d’Italia, ha lo scopo di valorizzare e tutelare quei beni culturali cosiddetti minori che rischiano di essere abbandonati e rimossi dalla memoria storica.

Il convegno, coordinato dall’ingegnere Luigi Sorrentino - direttore del GA di Palma, ha visto vari ospiti intervenuti e come relatrice sulla tematica scelta la professoressa Giovanna Ferrante Sorrentino. Tra il pubblico i soci di Terra di Palma, i rappresentanti di svariate associazioni quali il Rotary Club, il Vesuvian Book, la Ex Libris, oltre agli studenti dell’Istituto Caravaggio di San Gennaro Vesuviano. Al termine del convegno, il dottor Leo Albano ha tenuto una visita guidata per mostrare storia e caratteristiche dell’Acquedotto.

 

La tematica

Le essenze vegetali, che troviamo rappresentate nei siti archeologici o sui reperti depositati nei musei più importanti del mondo, hanno rappresentato il tema della mia relazione – afferma la professoressa Ferrante Sorrentinoe con molta soddisfazione ho riscontrato una cospicua partecipazione tale da gremire gli spalti antistanti l’Acquedotto Augusteo.

Fin dall’antichità, alberi e piante hanno rappresentato non solo un legame tra l’uomo e la natura, ma anche una interconnessione con il divino. Venerati e adorati da egizi, greci, etruschi, romani e germani (per restare in Europa Occidentale), venivano associati alle divinità o elevati a determinanti simboli spirituali ed esoterici.

Ne abbiamo notizie attraverso le monete, la storia, la letteratura, gli affreschi e i mosaici delle civiltà mediterranee – spiega la professoressa – e abbiamo dedicato questa giornata a specie ormai scomparse ma di cui si può mantenere viva la memoria attraverso una archeologia delle piante, a esemplari tuttora diffusi come grano ulivo vite mirto alloro e pioppo con i miti a essi legati, e alla rievocazione di antiche piante, come il Sommacco, che – conclude Ferrante Sorrentino - hanno dato il nome ad alcune località del nostro territorio (spesso mortificate dalla deformazione dei nomi originali) e meritano di essere riscoperte per meglio sapere chi siamo.

Il sito archeologico

La manifestazione si è svolta, come anticipato, all’Acquedotto romano di Palma Campania: sito risalente all’Età di Augusto, rappresenta la più importante struttura costruita dai Romani in Campania, nell’ambito di un vasto progetto di approvvigionamento idrico. Fu portato alla luce solo nel 1982 durante i lavori della linea ferroviaria Cancello-Avellino.

Aveva inizio da Serino – spiega l’Ingegnere Sorrentinoe si diramava per circa 170 chilometri. Realizzato sia in galleria che all’aperto su arcate per superare i dislivelli, l’Acquedotto presenta due condotti paralleli: dagli scavi effettuati si è evidenziato un canale in opera reticolata e uno in opera laterizia, realizzati in epoche differenti, a testimonianza – conclude Sorrentino - degli interventi di restauro che la monumentale struttura ha subito nel corso degli anni.

I Gruppi Archeologici d’Italia

Come recita lo statuto nazionale, l’Associazione dei Gruppi Archeologici d’Italia “ha lo scopo di individuare, accertare, tutelare e valorizzare il patrimonio dei Beni Culturali e Ambientali (architettonici, ambientali, artistici, archivistici, librari, demo-etno-antropologici e geologici), collaborando con le Autorità preposte”.

Le Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata organizzate dai GA d’Italia sono patrocinate dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC). Un lusinghiero riconoscimento è giunto da parte del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella ai Gruppi Archeologici d’Italia – afferma il GA Terra di Palmaper l’organizzazione della diciottesima edizione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata. Riconoscendo il valore della complessiva iniziativa dei Gruppi Archeologici – conclude l’Associazione palmese – il Capo dello Stato ha attribuito all’evento una medaglia d’oro quale premio di rappresentanza per il quinto anno consecutivo.

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