Pillole di vino: l'Asprino Aversano
Nello Gatti 30 Agosto 2024
Il nostro percorso sulle strade del vino vuole soffermarmisi su autentiche chicche che insistono in zone ben delimitate del nostro Paese.
Nella sua tipicità, sia di coltivazione che di gusto, oggi vogliamo farvi conoscere l’Asprino Aversano. Come dice il suo nome lo troviamo nella zona dell’agro-aversano, in provincia di Caserta.
È un vitigno a bacca bianca DOC, la cui produzione si caratterizza oltre, della zona già citata, per la sua particolare coltivazione alberata, qui la pianta è abbinata a tutori vivi, quali olmi o pioppi che raggiungono i 20 metri di altezza, questo tipo di coltivazione viene detta “ALBERATA AVERSANA” e la raccolta dell’uva viene, data l’altezza delle piante, fatta a mano con appassiti “scalilli”.
Questa coltivazione alberata ha radici storiche, in quanto si racconta che i Borboni li usassero come barriera difensiva contro le cavallerie nemiche, ma fonti storiche ne danno origine già alla corte del re Roberto d’Angiò.
Questo vitigno dà il meglio di sé a fine settembre, inizio ottobre, donando al vino quella caratteristica nota di freschezza (acidità spiccata). È un vino poco propenso all’invecchiamento e può essere una buona base per spumanti. Vino fresco e gradevole dà buona convivialità e facilmente abbinabile a piatti estivi e freschi.
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