Striano, iniziati i lavori di restauro della facciata e del campanile della chiesa madre di San Giovanni Battista
Redazione 5 Settembre 2025
Hanno preso il via in questi giorni i primi lavori di restauro della facciata e del campanile della chiesa madre di San Giovanni Battista, uno dei simboli di Striano, cuore spirituale e identitario della comunità locale.
La chiesa, oggi dedicata a San Giovanni Battista, affonda le sue radici storiche nell’anno Mille, quando l’area fu affidata ai monaci benedettini del Monastero dei Santi Severino e Sossio di Napoli. In origine consacrata a San Michele Arcangelo, la chiesa fu completamente ricostruita nel XVIII secolo, dando vita al complesso attuale.
Alto 27,10 metri, il campanile si distingue per la sua struttura su tre ordini architettonici, separati da cornicioni, con eleganti aperture arcuate, balaustre lapidee e una cuspide che domina il panorama urbano. Un’opera di architettura religiosa tipica del Meridione, visibile dai tetti del centro cittadino e punto di riferimento anche urbano.
La storia del campanile è segnata da momenti drammatici e da una ricostruzione tenace. Durante la Seconda guerra mondiale, in ritirata, le truppe tedesche lo bombardarono insieme alla facciata della chiesa. Tracce evidenti di quei bombardamenti sono ancora visibili negli stucchi danneggiati delle cappelle laterali. Negli anni Cinquanta, grazie all’impegno del parroco don Aniello Tina, il campanile venne ricostruito, come ricorda una lapide marmorea situata sotto l’icona in maiolica vietrese del Battista.
Ma non fu l’ultima sfida. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 causò nuovi danni, che portarono, nel 1997, a un nuovo restauro sotto la guida di don Michele Fusco. Oggi, a distanza di 28 anni, il campanile si prepara a una nuova rinascita. A promuoverla è don Aniello Cipriani, attuale parroco, che sin dal suo insediamento ha sostenuto un progetto di restauro conservativo attento tanto agli aspetti strutturali quanto a quelli estetici e simbolici.
Il progetto, redatto dall’architetto Salvatore Carbone per conto della Parrocchia e della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, prevede un intervento mirato al risanamento delle superfici, al ripristino delle finiture originali e alla messa in sicurezza degli elementi più compromessi, in particolare quelli al terzo ordine del campanile, duramente provati da decenni di esposizione agli agenti atmosferici.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 219mila euro, finanziati in parte grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana tramite i fondi dell’8x1000 e a risorse dalla Parrocchia, che ha destinato parte dei proventi della rinnovata festa patronale in onore di San Severino Abate.
Per coprire integralmente le spese dell’intervento, resta ancora una parte da finanziare. La Parrocchia rivolge dunque un appello a tutti i fedeli, ai cittadini e a quanti hanno a cuore la salvaguardia del patrimonio storico e religioso del paese: ogni contributo, anche piccolo, sarà fondamentale per restituire pieno splendore al campanile e alla chiesa di San Giovanni Battista.
Chi desidera offrire il proprio sostegno può rivolgersi direttamente alla segreteria parrocchiale. L’invito è a partecipare a un gesto concreto di responsabilità e amore verso le proprie radici, un atto di cura collettiva, in cui si intrecciano fede, storia e senso di appartenenza.

