AMERICAN TRAVELS - QUANDO LA REALTÀ IMITA L’IMMAGINAZIONE
P. Gerardo Santella 24 Novembre 2025
Hudson River Yards
Vessel – “la nave” – è un’attrazione iconica di Hudson Yards, quartiere newyorkese lungo una riva del fiume che attraversa la città. Relativamente nuova, dato che è stata chiusa per molto tempo, ma ora regolarmente aperta e visitabile.
Un’ opera d’arte che si presenta come una complessa scala a chiocciola, alta 46 metri, un labirinto intrecciato, quasi a forma di nido d’ape - ma ognuno può vederci ciò che desidera e ciò che gli indica la sua fantasia -. che permette di godere di tantissimi angoli di visuale su Hudson Yards e il panorama circostante.
154 rampe di scale interconnesse, con circa 2500 gradini e 80 piattaforme, con un’altezza di 40 metri e oltre un chilometro di dislivello verticale.
È una costruzione interessante sia da un punto di vista architettonico, sia per i tanti panorami e angolature originali che offre. Un ottimo campo di divertimento per chi ama fotografare.
L’ispirazione per questa costruzione è stata data da uno dei dipinti visionari del pittore olandese M.C. Escher.
Confrontiamo l’invenzione artistica con la realtà costruita.
Relatività, di M. C. Escher
Relatività (1953), una delle opere più iconiche di M.C. Escher, è particolarmente celebre per la sua rappresentazione di scale impossibili che si intrecciano in modi apparentemente irrazionali, sfidando le leggi della prospettiva e la coerenza spaziale.
La scena di “Relatività” si sviluppa in uno spazio tridimensionale in cui le leggi della gravità e della logica prospettica sembrano non avere validità. In una struttura architettonica surreale, tre diverse direzioni gravitazionali coesistono simultaneamente, dando vita a un ambiente impossibile da realizzare nella realtà fisica.
Ciò che rende “Relatività” così affascinante è la precisione con cui Escher ha reso ogni dettaglio della scena. Ogni scala, ogni figura umana è disegnata con un occhio per il dettaglio, creando una sensazione di ordine e precisione matematica all’interno dell’assurdità della scena.
L’uso magistrale di Escher della prospettiva crea un effetto ottico ingannevole. Tramite un raffinato gioco tra illusione e realtà le scale, pur sembrando apparentemente coerenti da un certo punto di vista, assumono un aspetto completamente diverso se l’osservatore sposta il suo sguardo.
L’ opera intriga anche per le implicazioni concettuali che suggerisce, in quanto esplora il concetto di relatività non solo nello spazio, ma anche nella percezione umana. Escher ci dice che la nostra interpretazione della realtà è soggettiva e influenzata dalla nostra prospettiva unica e ci invita a riflettere sulla natura mutevole della realtà e sulla nostra capacità limitata di comprenderla completamente.



















































