I SENTIERI DELLA MEMORIA: riscopriamo la città!

Luigi De Luca 20 Marzo 2022
I SENTIERI DELLA MEMORIA: riscopriamo la città!

Ci siamo affrancati dal consumismo urbano, acquisendo consapevolezza e responsabilità di cittadini attivi. Abbiamo cercato di allargare la memoria contemporanea per vivere la città come memoria estesa, come luogo dinamico di testimonianze nel tempo. La nostra speranza è quella di suscitare anche negli altri lo spirito di curiosità che ci ha animato alla scoperta della città e della nostra memoria (Gruppo di lavoro, 1996)
 
Correva l’anno 1996 quando in occasione di una manifestazione culturale dal titolo “Apriti Sesamo” fu realizzata una mostra sui prospetti, portali dei palazzi e sulla stratificazione urbanistica di Palma con l’intento di sollecitare i giovani ad osservare la realtà in cui vivevano. Quella stessa manifestazione diventò poi la spinta propulsiva che portò alla realizzazione di un successivo lavoro di approfondimento, da parte di giovani studenti del Liceo “A. Rosmini” di Palma, in occasione del progetto PON “Identità e Territorio” (2008/2009), pubblicato postumo, nel maggio 2013, a cura della prof.ssa Maria Maddalena Nappi.
 
Un guida che gode degli occhi curiosi di chi abita quelle strade attraverso cui «leggiamo la città con una prospettiva nuova, scopriamo particolari che ci erano sempre sfuggiti, ci inoltriamo per vicoli e stradine mai percorsi» (Felice Nappi, dirigente scolastico).
Riscopriamo la città! è dunque il monito che emerge da queste pagine suddivise in tre grandi itinerari.
Il primo, con il palazzo Aragonese, la piazza e palazzo De Martino, palazzo Strigari ex De Giulio e palazzo Carbone. Il secondo, con il palazzo Nappi, palazzo De Crescenzo, il Quartiere delle Botteghe, palazzo De Martino, palazzo Albano ex De Frangis, palazzo Rastelli, palazzo Cuomo, palazzo Manzi e il palazzo Normandia. Il terzo, con il palazzo dei servi di Maria ex Carrella, palazzo De Giulio, palazzo Iervolino, palazzo Peluso Cassese, palazzo Russo, palazzo Della Pietra e il palazzo Cervo-Allocca.
 
Comprendere indagando. Questa è stata la metodologia della prof.ssa Nappi (che a sua volta acquisiva dalla teoria del tedesco Droysen) che non si è mai risparmiata di trasmettere ai suoi giovani alunni di una vita (ai quali dedica queste pagine). Identità come consapevolezza del senso di appartenenza con cui – secondo le parole dell’autrice – da una parte riscopriamo il passato storico del nostro territorio e dall’altra contribuiamo alla storia attuale con la partecipazione alla vita reale.


 
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