La Guardia di Finanza impegnata in più fronti

Giuseppe Montuori * 19 Settembre 2025
La Guardia di Finanza impegnata in più fronti

La Guardia di Finanza di Napoli, su disposizione della Corte dei Conti, sta effettuando apposite indagini attinenti alle presenze dei consiglieri di alcune Municipalità di Napoli (Pianura, Barra/San Giovanni a Teduccio, Montecalvario, Posillipo, San Ferdinando, etc.), allo scopo di riscontrare le effettive presenze ed i corrispondenti gettoni elargiti ai rispettivi consiglieri, richiedendo la relativa documentazione giustificativa, ivi compreso i verbali firmati.

Lo specifico controllo, ha colto un po' di sorpresa i politici delle varie municipalità e, in particolare l’Organo di controllo contabile, vuole vederci chiaro sugli stipendi, rimborsi e gettoni all’uopo erogati e, per tale motivo, il vice-procuratore generale Ferruccio Capalbo, presso la Corte dei conti in Campania (Napoli), ha delegato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, a svolgere indagini in tal guisa.

È giusto ribadire che i consiglieri municipali nel capoluogo campano, al posto di uno stipendio mensile, percepiscono i famosi gettoni di presenza che, al massimo, non vanno oltre i mille euro netti per ogni mese, a differenza del presidente che percepisce circa 65 mila euro lordi all’anno.

Nella città che ha dato i natali a Totò, annualmente, la spesa totale dei politici delle Municipalità (presidenti, assessori e consiglieri), sfiora i 7,5 milioni di euro, pur con i rispettivi distinguo tra quelli del comune e quelli degli organismi periferici.

Un’ennesima e recente attività di servizio, sempre delle Fiamme Gialle del capoluogo campano, ha portato alla luce una truffa milionaria e, a finire nei guai, è stato un famoso tiktoker napoletano il quale attraverso società cartiere, pagamenti in nero e la creazione di una doppia contabilità, ha posto in essere un voluminoso giro d’affari, basato su operazioni fittizie.

A seguito di ciò, sono scattati i rituali sequestri di beni (per un importo vicino ai sei milioni di euro), disposti dal GIP di Nola, a garanzia delle somme evase; ufficialmente l’indagato risulta nullate­nente, ancorché titolare di un immobile a Napoli oltre ad uno yacht di 16,5 metri, entrambi risultati intestati fittiziamente a soggetti terzi.

In sintesi, per gli inquirenti, trattasi della classica “Frode all’Imposta sul Valore Aggiunto”, perpetrata attraverso l’emissione di “FOI” - fatturazione per operazioni inesistenti – in totale evasione del tributo indiretto.

Le società interessate, erano sprovviste di dipendenti, sede operative e quant’altro necessario all’esercizio di una attività d’impresa e, ad attirare l’attenzione dei finanzieri, è stata una repentina ed esponenziale crescita del volume d’affari, passato in pochi anni da 2,2 mln. di euro (2017) a circa 21 mln. (2023), dati quest’ultimi rilevati dai militari del Corpo attraverso le varie banche dati a loro disposizione.

Angelo Napolitano, il tiktoker in questione, già lo scorso mese di febbraio, era finito sotto i riflettori, allorquando insieme alla sua collega Rita De Crescenzo, prese parte a un siparietto negli uffici della Regione Campania, evento che ha suscitato molte polemiche a livello politico.

* Dottore in Scienze della Pubblica Amministrazione
ULTIMI ARTICOLI