Atlas e Spot: i più avanzati robot odierni

Andrea Brandi 5 Settembre 2021
Atlas e Spot: i più avanzati robot odierni
Fonte copertina: The Verge


Il mese scorso Tesla, l'azienda leader del settore delle automobili elettriche, ha presentato il Tesla Bot, un robot domestico "pensato per svolgere tutte le mansioni noiose", come affermato dallo stesso Elon Musk, il CEO. La presentazione di questo assistente dalle fattezze umane ha lasciato sbalorditi tutti i fan, ma con non pochi dubbi sulle sue reali capacità. Le incertezze sollevate da tutti gli esperti di robotica moderna riguardano la forma stessa del Tesla Bot che, ricalcando le fattezze umane, non sarebbe in grado di svolgere efficientemente diversi compiti. Uno dei più grandi limiti dell'attuale robotica riguarda l'autonomia gestionale dei robot. Essi sono costruiti con forme ben specifiche basate sul lavoro che devono svolgere (esempi comuni sono i robot aspirapolvere e i robot nelle catene di assemblaggio). Al momento, i robot non sono dotati di un'intelligenza artificiale che gli consente di analizzare, pensare e portare a termine diversi task, rendendo quindi il concept Tesla Bot del tutto fuorviante e troppo futuristico per l'era moderna, nonostante gli incredibili passi avanti che l'IA (Intelligenza Artificiale) ha compiuto, anche grazie a Tesla stessa.


Tornando con i piedi per terra, una delle aziende di robotica più famose del momento è Boston Dynamics. Questa si occupa della creazione di robot con diverse forme a scopi di R&D (Research and Development) per superare i limiti della robotica.
Negli ultimi tempi Boston Dynamics è esplosa sul web, in particolare su YouTube, grazie ai video showcase nei quali mostra le effettive capacità dei robot da loro costruiti. L'anno scorso l'azienda ha messo tra le mani degli YouTuber più influenti della suddetta piattaforma uno dei loro progetti più recenti, un robot quadrupede di nome Spot, in grado di salire le scale autonomamente e con l'obiettivo di soccorrere le persone in caso di terremoti o incendi.



Il protagonista della loro ultima pubblicazione, invece, è il bipede Atlas. Come il Tesla Bot, Atlas ha fattezze che ricalcano l'aspetto umano, ma esso non promette di diventare l'assistente domestico del futuro, bensì serve per dimostrare ciò che i suoi creatori sono stati in grado di raggiungere dopo anni di studi.



Atlas può correre, saltare, scalare ostacoli, fare capriole, mantenere l'equilibrio e rialzarsi in caso di caduta. Un vero e proprio acrobata. Tutto questo non si basa, però, su un'avanzata intelligenza artificiale, ma su mesi di coordinamento e studi del team di ingegneri e programmatori che sono dietro a questo enorme progetto.
Ciò non esclude che in futuro i discendenti di Atlas ed altri robot simili non saranno in grado di scrutare l'ambiente circostante ed agire autonomamente di conseguenza.
Gli ingegneri della Boston Dynamics hanno pubblicato un'intera pagina dedicata (https://bit.ly/3DQbIFp) alla storia ed all'evoluzione di Atlas, nella quale sono descritti tutti i progressi ed i miglioramenti effettuati negli ultimi anni. Nelle dimostrazioni iniziali, il nostro acrobata robotico era praticamente cieco, capace di superare gli ostacoli solo se questi rimanevano in posizioni specifiche prestabilite. Anche i suoi movimenti sono diventati meno robotici, più fluidi, quasi umani.
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