La 412ª Fiera Vesuviana di San Gennaro dal 1613: un trionfo tra spettacolo e innovazione
Antonio Rosario La Marca 29 Settembre 2025
San Gennaro Vesuviano si è vestita a festa dal 17 al 21 settembre 2025 per accogliere la 412ª Edizione della Fiera Vesuviana di San Gennaro dal 1613, un evento che ha confermato il suo straordinario valore storico e culturale, trasformando Piazza Margherita e le aree circostanti in un vero e proprio palcoscenico di emozioni, sapori e tradizioni.
Un’edizione memorabile che ha visto la partecipazione di migliaia di visitatori, attirati da un programma ricchissimo, capace di unire spettacoli di altissimo livello, convegni culturali, sagre popolari, street food, artigianato, agricoltura, salone enogastronomico e il ritorno tanto atteso dei cavalli in Fiera.
Le serate nell’area spettacoli hanno fatto vibrare la piazza con concerti molto seguiti, tra cui quello del cantautore Gianluca Capozzi che ha richiamato migliaia di persone, e con le esibizioni di danza e folklore popolare come quelle dell’Ars Nova Danza con la partecipazione di Matteo Mauriello, dell'ASD MOVIN’UP, lo spettacolo sei TU a cura della FIT VILLAGE e l’esibizione della JUDOBOY ENERGY. Grande entusiasmo hanno suscitato anche le performance e i momenti di cabaret e musica che hanno regalato alle famiglie e ai visitatori serate di festa e di emozione. Merita una menzione speciale l’esibizione della scuola Gabry Dance, realtà d’eccellenza nel panorama della danza sportiva e inclusiva. La compagnia ha portato sul palco coreografie di grande impatto, caratterizzate dalla partecipazione di atleti con disabilità impegnati nella danza paralimpica, dimostrando come lo sport e l’arte possano abbattere ogni barriera e diventare strumenti di integrazione, forza e bellezza condivisa. L’unico assente, per motivi di lutto, è stato Gabriele Esposito, la cui mancata esibizione è stata salutata con affetto e rispetto dal pubblico e dagli organizzatori.
Accanto agli spettacoli si è svolto un intenso programma di convegni e incontri culturali che hanno dato prestigio e spessore all’edizione 2025. Nell’Aula Consiliare hanno trovato spazio interventi di rilievo come “Attualità di Ippocrate nel Terzo Millennio”, la presentazione del progetto “Arte in Carte” a cura di Filippo Alah Eddin, il convegno “Scienze, Tecnologia e Social Media” a cura del Dott. Luigi Nappi, la presentazione del libro “Contro i Giganti” di Davide D’Errico, momenti di approfondimento dedicati a Pier Paolo Pasolini e un convegno enogastronomico che ha visto protagonista l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo con il tema “Origini e Identità: il Valore della Filiera Corta”. Particolarmente apprezzata è stata la presentazione del libro del Prof. Aniello Giugliano e della Prof.ssa Emilia Moccia, Chiesa Madonna del Carmine, un evento che ha coniugato spiritualità e letteratura offrendo al pubblico spunto di riflessione sulla storia e sull’identità locale. Non meno rilevante è stato l’incontro promosso dall’Associazione CREA, dedicato al ruolo e al contributo delle donne nella società contemporanea, che ha dato voce a tematiche di grande attualità e sensibilità.
Il vero cuore pulsante della Fiera è stato il Salone Enogastronomico che ha ospitato la terza edizione del progetto “Valorizzazione Sostenibile del Pesce Azzurro nella Dieta Mediterranea”, trasformando il Padiglione Unico Agricoltura in un laboratorio di sapori e di cultura. Ogni sera chef del territorio, chef stellati e maestri pizzaioli hanno realizzato piatti e pizze tematiche legate al mare e alla terra campana, con creazioni come “L’Oro del Golfo” di Gennaro Catapano, “Il Lapillo del Vesuvio” di Gianfranco Iervolino e la “Bandiera del Mediterraneo” di Alessio Alaio, insieme a piatti d’autore come le polpette di alici con melanzane e provola di Antonio Sorrentino, il sushi mediterraneo di Antonio Ascolese o il piatto “Sciabola, melanzane e miso” del prof. Mario Siano dell’Istituto Paritario Galileo Galilei. Prezioso il contributo dell’ISIS Luigi De Medici di Ottaviano: la presenza dell’Istituto Alberghiero, con i professori Gaetano Zelante, Domenico Acanfora e Luigi Nunziata, insieme agli allievi dei tre settori professionalizzanti impegnati nei percorsi di PCTO, ha garantito – come ogni anno – un’organizzazione impeccabile. Le degustazioni sono state arricchite dai vini campani e guidate dal biologo nutrizionista Luigi Nappi, che con la sua divulgazione scientifica ha unito sapientemente conoscenza e intrattenimento. Il Salone Enogastronomico ha visto la partecipazione non solo di chef e pizzaioli di fama, ma anche di numerose aziende agricole campane selezionate attraverso il bando della Regione Campania, che hanno portato in Fiera i loro prodotti certificati DOP, IGP, Presidio Slow Food e PAT, diventando protagoniste accanto agli show-cooking e alle degustazioni guidate.
Il successo del settore gastronomico è stato amplificato dai dieci punti di Street Food che hanno offerto fritture napoletane, pizza fritta, arancini, crocchè, panini tipici e dolci tradizionali attirando lunghe file di visitatori e trasformando la piazza in un grande ristorante a cielo aperto. Nel suggestivo Chiostro Conventuale si sono tenute le sagre che hanno riportato in vita i sapori più autentici della tradizione, dalla Sagra della Noce e della Nocciola alla Pasta e Patate con Provola, dalla Sagra del Tarantiello alla Pasta e Fagioli con Salsiccia fino alla sagra del Soffritto, regalando momenti di convivialità che hanno unito famiglie e turisti.
Grande rilievo hanno avuto anche i momenti religiosi, a partire dalla Santa Messa Solenne in onore di San Gennaro presieduta dall’Arcivescovo Francesco Marino e Parroco don Aniello Nappi, il Corteo Storico per le strade del centro cittadino fino alla tradizionale processione con la statua del Santo Patrono che ha attraversato le vie del centro cittadino portando con sé centinaia di fedeli. Particolarmente suggestiva è stata anche la cerimonia di investitura del Catapano, figura storica e simbolica che affonda le radici nella fondazione stessa della Fiera, e che ogni anno rinnova il legame tra passato e presente. Emozionante anche la benedizione degli stand e dei prodotti agricoli, un rito che ha sottolineato il forte legame tra fede, lavoro e comunità. La cerimonia inaugurale si è conclusa con il taglio della torta celebrativa, un momento di festa condiviso tra autorità, organizzatori e cittadini che ha suggellato l’avvio della 412ª edizione in un clima di gioia e partecipazione.
Molto apprezzata anche l’area dedicata all’artigianato e all’agricoltura, con esposizioni di antichi mestieri come incisori di cammei, cestaioli, impagliatori di sedie, lavorazioni in pietra lavica e legno, artisti di grande rilievo come Fiormario Cilvini e la mostra fotografica “Gli Antichi Luoghi del Vino”.
Importante il contributo delle scuole, in particolare dell’ISIS Caravaggio, con lavori artistici, di moda e design che hanno dimostrato la vitalità delle nuove generazioni, e dell’I.C. Cozzolino – D’Avino, che con le proprie iniziative ha arricchito ulteriormente il programma, testimoniando il ruolo centrale della scuola nella crescita culturale e sociale del territorio.
L’edizione 2025 ha visto inoltre il ritorno delle attività all’aperto con la Pedalata Ecologica per le strade del paese, organizzata dall’Associazione The Riders e dalla Pro Loco 1982 di San Gennaro Vesuviano, un’iniziativa che ha unito sport, benessere e comunità, coinvolgendo grandi e piccoli in un percorso all’insegna della sostenibilità e della riscoperta del territorio.
Una menzione speciale merita il ritorno del Salone Equestre che ha riportato i cavalli in Fiera con spettacoli di volteggio, poste ungheresi, numeri circensi e la suggestiva sfilata di carrozze storiche, oltre al progetto “In Sella alla Storia” che ha permesso ai bambini di conoscere da vicino il mondo rurale e gli animali, riscoprendo il legame con le tradizioni contadine.
A chiudere l’edizione, le parole della Presidente del Comitato Fiera, Prof.ssa Antonietta Carbone, che ha sottolineato: “Questa 412ª edizione è stata davvero straordinaria, un grande successo che resterà impresso nella memoria della nostra comunità. È il frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnati tutti i componenti del Comitato e l’intera cittadinanza, con uno spirito di collaborazione che rappresenta la vera forza della nostra Fiera. Ogni singolo contributo è stato fondamentale: dall’organizzazione delle aree espositive alla gestione degli spettacoli, dalla cura degli allestimenti fino al coordinamento delle attività di sicurezza, nulla sarebbe stato possibile senza l’impegno e la dedizione di ciascuno. Desidero ringraziare con profonda gratitudine l’Amministrazione Comunale e il Sindaco Antonio Russo per il costante supporto istituzionale, le Forze dell’Ordine e tutte le strutture di sicurezza e protezione civile che hanno garantito lo svolgimento sereno della manifestazione, consentendo a migliaia di visitatori di vivere la Fiera in un clima di gioia e tranquillità. Un grazie speciale va al direttivo del Comitato, composto da Pietro Nunziata, Ersilia Nunziata, Giovanbattista Manzi, Luigi Nappi e Antonio Rosario La Marca: ognuno di loro ha messo cuore, passione e professionalità in ogni fase del percorso organizzativo, dimostrando che solo attraverso l’unione e la sinergia si possono raggiungere traguardi così importanti. Un riconoscimento particolare desidero rivolgerlo al Vicesindaco e Assessore con delega alla Fiera, Carmine Castaldo Tuccillo, che con la sua vicinanza costante, la presenza attiva e l’attenzione verso ogni dettaglio ha sostenuto con determinazione il nostro lavoro, permettendo di affrontare e superare le difficoltà che un evento di tale portata inevitabilmente comporta. Tra i momenti più emozionanti di questa edizione non posso non citare il ritorno dei cavalli in Fiera, che ha riportato alla luce una parte importante della nostra storia e della nostra identità agricola, regalando al pubblico spettacolo di straordinaria suggestione e ridando centralità a una tradizione che appartiene al cuore del nostro territorio. Questa Fiera, con i suoi oltre quattro secoli di storia, dimostra ancora una volta di essere molto più di un semplice evento: è il simbolo di una comunità viva e orgogliosa, capace di rinnovarsi senza mai dimenticare le proprie radici. Il successo di quest’anno ci incoraggia a guardare al futuro con entusiasmo e fiducia, pronti a rendere le prossime edizioni ancora più ricche e coinvolgenti.”
La 412ª Fiera Vesuviana di San Gennaro si conclude dunque con un bilancio più che positivo, confermandosi come un evento capace di unire tradizione e innovazione, cultura e spettacolo, spiritualità e convivialità. Un appuntamento che, anno dopo anno, si rinnova e cresce, portando il nome di San Gennaro Vesuviano e del suo territorio sempre più in alto, con la certezza che la Fiera continuerà ad essere un faro luminoso di identità, passione e condivisione.
E se qualcuno ha pensato di definire questa Fiera “convincente ma da spostare”, i numeri, l’entusiasmo e le emozioni di questa 412ª edizione dimostrano esattamente il contrario: la Fiera Vesuviana appartiene al cuore del paese, alla sua piazza, alla sua gente. Spostarla significherebbe snaturarla. E allora sì, possiamo dire che è stata una scelta coraggiosa, forse scomoda per qualcuno, ma sicuramente vincente per tutti.


