COLORI SMARRITI il libro di Roberto Simonetti
Sandro Borrelli 1 Ottobre 2025
Roberto Simonetti, che coltiva la poesia con passione e impegno, pubblica in in unico volume le sue tre precedenti raccolte: Versi clandestini, Metalli in fusione, Malanima. Trascorre in tutti i versi del poeta un caleidoscopio di sentimenti: il dolore, lo smarrimento, l’incertezza, il rimpianto, la nostalgia, il desiderio, l’amore.
Soprattutto il disagio della mente e dell’animo, come testimoniato anche dal titolo che ha dato alla sua trilogia: Colori smarriti, che indica una scomparsa, una perdita, uno spazio bianco, in cui in potenza sono tutti i colori, che però non si manifestano nella loro energia vitale; o, considerando il colore delle parole, nero, ad indicare residui di un fuoco ormai spento o una condizione di oscurità in cui nulla si distingue o semplicemente una fase di turbamento, di possibile decomposizione dell’equilibrio interiore. Disagio che viene accettato con rassegnata consapevolezza dal poeta, che lo esterna sulla pagina bianca alla ricerca dell’incontro con l’altro.
Sentimenti che possono coinvolgere emotivamente il fruitore, che magari, se ha vissuto, nella realtà o nell’immaginazione, un’analoga esperienza, può essere richiamato ad essa attraverso una identificazione simpatetica con l’io lirico, provandone una condizione di sconforto, un sussulto interiore o anche una consolatoria liberazione. Una lettura che non lascia indifferenti.
Soprattutto il disagio della mente e dell’animo, come testimoniato anche dal titolo che ha dato alla sua trilogia: Colori smarriti, che indica una scomparsa, una perdita, uno spazio bianco, in cui in potenza sono tutti i colori, che però non si manifestano nella loro energia vitale; o, considerando il colore delle parole, nero, ad indicare residui di un fuoco ormai spento o una condizione di oscurità in cui nulla si distingue o semplicemente una fase di turbamento, di possibile decomposizione dell’equilibrio interiore. Disagio che viene accettato con rassegnata consapevolezza dal poeta, che lo esterna sulla pagina bianca alla ricerca dell’incontro con l’altro.
Sentimenti che possono coinvolgere emotivamente il fruitore, che magari, se ha vissuto, nella realtà o nell’immaginazione, un’analoga esperienza, può essere richiamato ad essa attraverso una identificazione simpatetica con l’io lirico, provandone una condizione di sconforto, un sussulto interiore o anche una consolatoria liberazione. Una lettura che non lascia indifferenti.
Felice Ferrara
1 Ottobre 2025
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