I Togo tornano a San Gennaro Vesuviano: grande attesa per lo spettacolo in parrocchia
Redazione 9 Aprile 2025
La compagnia teatrale I Togo riapre il sipario. Dopo sei anni di assenza dalle scene, a grande richiesta del suo affezionato e fedelissimo pubblico, i Togo presentano La Fortuna con l'effe maiuscola di Eduardo De Filippo e Armando Curcio nelle date del 25, 26 e 27 aprile e del 1, 2, 3 e 4 maggio 2025, con inizio dello spettacolo fissato sempre alle ore 20:30.
La grande novità di quest'anno è che I Togo tornano dopo 12 anni ad esibirsi nel proprio paese, in una location d'eccezione grazie all'accoglienza e alla nobile sensibilità alla cultura del parroco, Don Aniello Nappi.
La commedia è ambientata nella Napoli post-bellica del secondo dopoguerra e racconta la miseria e l’arte di arrangiarsi attraverso uno spaccato di vita familiare intriso di sberleffi, risate ed equivoci.
Gli attori che andranno in scena sono: Antonietta Carrella (Cristina), Maria Lucia Buonaiuto (Concetta), Gennaro Nappi (Don Vincenzo), Aniello Moccia (Enricuccio), Rosario Boccia (Giovanni Ruoppolo), Sara Ciccone (Donna Amalia), Lucio Ciccone (Avvocato Manzillo), Marilù Nappi (Notaio Bagliulo), Giuseppe Boccia (Pietruccio), Giusy Napolitano (Assunta), Noemi Giugliano (Carmela), Imma Festa (Dottor Gervasi), Raffaele Sepe (Brigadiere), Stefano Sepe (Sandrino).
Per questa rappresentazione, I Togo hanno annunciato che parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza.
La compagnia teatrale I Togo, nata nel lontano 1988, nel tempo si è conservata grazie all'amore e alla passione per il teatro tramandata dai suoi componenti storici alle successive generazioni e al costante sostegno unanime del popolo sangennarese che da sempre è felice di applaudirla.
«Purtroppo – ci raccontano gli stessi esponenti dei Togo – San Gennaro Vesuviano resta ancora privo di un vero e proprio teatro, che sia degno di una compagnia stabile. Per anni, nonostante le promesse delle Amministrazioni Comunali, non avendo alcun appoggio nel nostro paese, siamo stati costretti ad esibirci fuori dai luoghi delle nostre radici, trovando ospitalità nei paesi limitrofi, muniti di un auditorium».
I Togo si dichiarano «sempre grati di essere stati seguiti dai propri compaesani anche fuori dai confini del paese» e «sono lieti di riportare a San Gennaro Vesuviano un sogno che è nato proprio qui, con lo scopo di accrescerne il valore sociale e culturale».
I Togo guardano anche al futuro ed auspicano di rappresentare un «fiore all'occhiello ed emblema culturale di un paese che, partendo da qui, possa finalmente accendere i riflettori su quei punti di forza troppe volte trascurati, che potrebbero dare valore aggiunto ad un popolo che deve ambire ad ospitare e accogliere anche un pubblico esterno, anziché chiedere ospitalità».



